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[Approfondimento] Disturbo Acuto da Stress e Disturbo Post-traumatico da Stress

Il Disturbo Acuto da Stress e il Disturbo Post-traumatico da Stress differiscono sostanzialmente per la durata: il primo dura da due giorni a un mese mentre il secondo dura da un mese fino a parecchi anni.

Il disturbo si sviluppa in seguito alla partecipazione ad un evento traumatico caratterizzato da morte, minaccia di morte, gravi lesioni, minaccia all’integrità fisica propria o altrui che ha comportato sentimenti di intensa paura, impotenza o orrore.

Durante o dopo l’esperienza dell’evento stressante, l’individuo può presentare alcuni dei seguenti sintomi dissociativi:

1) sensazione soggettiva di insensibilità, distacco o assenza di reattività emozionale;

2) riduzione della consapevolezza dell’ambiente circostante (per es., rimanere storditi);

3) derealizzazione;

4) depersonalizzazione;

L’evento viene continuamente rivissuto in maniera intrusiva e imprevedibile attraverso immagini, pensieri, percezioni, incubi, allucinazioni, episodi dissociativi di flashback che compromettono seriamente la vita della persona a livello sociale, lavorativo o di altre aree importanti.

Sia per quanto riguarda il disturbo acuto che il disturbo post-traumatico da stress, l’esposizione a fattori, interni o esterni, che ricordano l’esperienza traumatica possono scatenare un intenso disagio psicologico e un’elevata reattività fisiologica in quanto la peculiarità degli eventi traumatici è quella di non venire elaborati ed integrati nell’esperienza, ma incapsulati e messi da parte in una “memoria corporea” che, però, si attiva anche attraverso semplici stimoli sensoriali. Di conseguenza, la persona traumatizzata tende ad evitare gli stimoli associati al trauma (pensieri, luoghi, persone, ecc.) e può presentare una sorta di amnesia dissociativa riguardante qualche aspetto importante del trauma. Tra le altre conseguenze, spesso si possono notare una perdita di interesse per le attività che si svolgevano con piacere prima dell’evento, sensazione di non avere prospettive nel proprio futuro, sentimenti di distacco e di estraneità verso gli altri unita all’incapacità di provare sentimenti d’amore verso un’altra persona.

A livello fisico, vi è un aumento dell’arousal che porta a disturbi del sonno, irritabilità o scoppi di collera, difficoltà a concentrarsi, ipervigilanza e risposte d’allarme esagerate.

Dott.ssa Sarah Pederboni

Psicologa Psicoterapeuta ad orientamento corporeo Mi occupo di percorsi individuali, di coppia e di gruppo per riportare benessere e armonia nella vita delle persone.

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